Bce, Lagarde cade di fronte alla prova coronavirus. Scende in campo addirittura Mattarella. Lega e M5s chiedono le dimissioni della numero uno della Banca Centrale Europea.
La conferenza stampa della Lagarde sulle mosse della Bce contro il coronavirus ha avuto un impatto devastante sui mercati. Le Borse hanno vissuto ore drammatiche vivendo una delle giornate peggiori della storia recente.
Emergenza coronavirus, lo scivolone della Lagarde
L’erede di Mario Draghi ha avuto giusto il tempo di prendere familiarità con l’ufficio e i conti dell’Europa, poi è stata costretta a indossare i panni della protagonista. E non ha brillato, per usare un eufemismo.
“Non siamo qui per chiudere gli spread” ha dichiarato la Lagarde che con poche parole ha causato un terremoto finanziario con pochi precedenti. Non è un caso che in Italia si siano mosse le alte cariche, che senza troppi giri di parole hanno strigliato la nuova numero uno della Bce. Addirittura il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto far sentire la sua voce. E questa volta non ha preso le difese della grande famiglia europea. Anzi, ha alzato i toni.
Il passo indietro della numero uno della Bce
La Lagarde ha colto il messaggio – abbastanza chiaro in realtà – e ha provato in diverse occasioni e nei modi più disparati a rimediare al gravissimo errore. “Sono pienamente impegnata ad evitare qualsiasi frammentazione dell’area euro in un momento difficile. Gli spread elevati inficiano la trasmissione della politica monetaria“, ha dichiarato nella serata del 12 marzo la Lagarde.
Lega e Pd chiedono le dimissioni della Lagarde
Ovviamente lo scivolone della Lagarde che ha penalizzato soprattutto l’Italia, ha avuto conseguenze anche politiche, con il Movimento 5 Stelle e la Lega che hanno chiesto le dimissioni della numero uno della Banca Centrale Europe. Anche il Partito democratico si è visto costretto a prendere posizione chiedendo il ritorno di Mario Draghi.
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